La fabbrica che non ha crisi

Sono le dieci in punto e , come concordato, inizio la mia visita.

Entro in un enorme capannone e mi si presentano davanti due imponenti scaffalature.

Quella alla mia sinistra è sormontata da un cartello con scritto "visto", l'altra, alla mia destra, porta un cartello con scritto "considerato".

Inoltrandomi tra di esse, posso notare come il contenuto della scaffalatura etichettata "visto" sia suddiviso in comparti che seguono un ordine temporale crescente, mentre quello della scaffalatura "considerato" è più articolato ed ogni piano appare dedicato a particolari aree tematiche.

Un addetto alla guida di un carrello elevatore, preleva dai due scaffali il materiale e lo depone in appositi contenitori proseguendo la sua marcia fino al termine del corridoio.

Sistema, quindi, i contenitori su un nastro trasportatore che provvede a smistarli in un altro ambiente dotato di grandi tavoli pronti ad accogliere ciò che in essi è stato ordinatamente collocato.

Un solerte operaio, a questo punto, estrae il contenuto dalle singole ceste e comincia un certosino lavoro di ordinamento temporale di tutto il materiale etichettato "visto", dopo di chè ordina di seguito ciò che era contenuto nelle ceste etichettate "considerato".

Finito il lavoro di riordino, questo primo semilavorato viene immesso in un altro nastro trasportatore che provvede a trasferirlo al reparto creativi.

Giunto nella disponibilità dei "creativi", il semilavorato deve essere completato con il vero contenuto che darà peso e valore al prodotto finito.

Vengono vagliate diverse e, spesso, fantasiose ipotesi (ma si sa, stiamo parlando di "creativi"...) qualcuno cerca di indirizzare il prodotto finale ad una certa cerchia di possibili fruitori, un altro si altera perchè vorrebbe, invece, che il prodotto fosse di utilizzo quanto più generalizzato possibile.

Uno fà notare che forse, una volta distribuito al pubblico, il prodotto potrebbe nuocere a certi settori e favorirne altri, ma viene subito zittito.

Uno mi prende da parte e, con fare circospetto, mi sussurra che, in fondo, alla direzione interessa che i prodotti, a prescindere dal loro contenuto pratico, etico, dannoso o meno, escano dalla fabbrica, perchè questa poggia tutto il suo business sulla quantità di ciò che viene immesso in circolo in modo da dimostrare il suo attivismo e la sua necessità di sopravvivenza.

Ci siamo quasi. Passato il vaglio dei creativi, arricchitosi del "corpo" principale che ne caratterizzerà l'aspetto finale, il prodotto viene esaminato dall'ufficio direttivo in modo da ottenere la certificazione conclusiva e l'approvazione per l'immissione sul territorio.

Siamo quasi alla fine del nostro piccolo viaggio nella straordinaria ed efficientissima fabbrica.

Il prodotto , viene classificato ed impacchettato, su suggerimento dei "creativi", con variegate confezioni: abbiamo le scatolone di "DIVIETO", le più grandi e numerose; poi quelle che contengono "INTERDIZIONI"; quelle piene di "INIBIZIONI"; poi alcuni pacchi di minori dimensioni che contengono le "LIMITAZIONI".

Potrei continuare, ma un gentile accompagnatore mi prende per un braccio e mi invita a girare lo sguardo al di là della recinzione. "Vedi", mi dice, "in quegli altri capannoni producono materiali importanti, pare si tratti di DEROGHE, ECCEZIONI, SPECIALI AUTORIZZAZIONI ed altro, ma non possiamo andare a vedere, sono prodotti TOP SECRET".

Peccato non aver potuto estendere la visita, ma si tratta di importantissimi segreti industriali, ne và della sicurezza nazionale!!!

Eccoci nel piazzale della fabbrica, i prodotti, ormai etichettati ed imballati, vengono caricati su speciali mezzi di trasporto che non temono alcun ostacolo, per essere distribuiti sul "mercato" italiano (e sì, la produzione non può varcare i confini nazionali per via di accordi di reciprocità con le altri nazioni).

In questa fabbrica la crisi non sanno cosa sia.

Ringrazio e mi accomiato...dopo tutto è stato istruttivo...

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Commenti: 2
  • #1

    Stefano (mercoledì, 27 maggio 2015 18:55)

    " ECCO LA BUROGRAZIA ITALICA ALL'OPERA "


    VISTO e CONSIDERATO che .... si fa DIVIETO .. e si INTERDISCE o altresi si INIBISCE ...
    ma in CONSIDERAZIONE di SPECIALI AUTORIZZAZIONI ed ECCEZZIONI ... (si DEROGA solo per gli amici e compari ).

  • #2

    Stefano (mercoledì, 27 maggio 2015 18:59)

    chiaramente BUROCRAZIA ( Correggi PUCCIO)